La Generazione Z, meglio conosciuta come Gen Z, al centro della tavola rotonda tenuta ieri dall’Ambasciata d’Italia a Washington su “From A to Gen Z: Activism and Influence in the Social Media Age”, che ha visto la partecipazione di una trentina di leader—inclusi giovani e giovanissimi—per affrontare argomenti quali attivismo nell’epoca digitale, politica e digitale, ruolo degli influencer, ed evoluzione del concetto di leadership.
L’evento, parte della Digital Diplomacy Series dell’Ambasciata, è stato organizzato in collaborazione con la National Digital Roundtable—network no-profit specializzato in eventi su temi legati al digitale—e ha toccato temi centrali nel dibattito attuale su tecnologia e piattaforme social media, incentandosi sulle sfide attorno alla centralità degli algoritmi e al continuo sviluppo di TikTok e altre nuove applicazioni come BeReal. Non c’è dubbio che i Gen Z abbiano trovato un ruolo diverso e sempre più rappresentativo in tutti i settori, anche in ambienti governativi—è il caso per esempio di Joe Vogel, il 26enne eletto alla State Assembly dello Stato del Maryland e presente alla tavola Rotonda—come hanno ricordato nel corso del dibattito i leaderdi gruppi quali Gen Z For Change, Women in Politics, Youth in Government, Path To Progress. Anche la Casa Bianca, rappresentata all’evento, ha posto l’attenzione sul coinvolgimento dei GenZ attivi sui social media da parte dell’amministrazione.
Rappresentatività ed inclusione sono temi importanti, anche in politica estera, in cui l’opinione delle generazioni più giovani è sempre più presente su temi quali clima, eguaglianza e diversità, tecnologia e relative ripercussioni su economia e sviluppo. I Gen Z sono riusciti a dare vita a vere e proprie comunità online sempre più impegnate e attive a fare pressione sui governi e trovare soluzioni veritiere.
La tavola rotonda fa seguito ad un primo dibattito organizzato dall’Ambasciata italiana a novembre dell’anno scorso sui legami tra Gen Z ed i media, con relatori quali Carmella Boykin del Washington Post e Alessandro Tommasi di Will. In quell’occasione, l’Ambasciatrice d’Italia negli Stati Uniti, Mariangela Zappia, aveva aperto i lavori e incoraggiato a continuare la conversazione in maniera sempre più inclusiva, coinvolgendo attivamente le generazioni più giovani per arricchire il dibattito sulla diplomazia digitale e sulla politica estera.