Tra caldo, grandinate, tornadi e abbondanti piogge con devastazioni di vigneti in tutto il Veneto e danni alle strutture il futuro della vendemmia è incerto.
Condifesa TvB ha sentito alcuni pareri autorevoli, di imprenditori che da decenni lavorano nel vino, per capire che vendemmia sarà quella del 2023. “C’è un equilibrio sia sul grado zuccherino che sull’acidità e questo è fondamentale per la trasformazione successiva. Arriviamo da un’annata difficile, non lo nascondiamo – dice Valerio Nadal presidente Condifesa TVB.- Fino a marzo-aprile mancava l’acqua quindi era ancora vivo il timore siccità. Ci chiedevamo, vista l’estate 2022, come faremo ad irrigare quest’anno se manca l’acqua? Gli sconvolgimenti climatici non li puoi prevedere e sono arrivate le piogge. La bellezza del mondo agricolo è il fatto che è vivo. Giugno e luglio piovosi e spesso estremità delle calamità, grandinate eccessive in provincia di Treviso. Fondamentali sono in questo caso i trattamenti e salvaguardia del prodotto, ben mirati con supporti tecnici. Il trattamento si fa quando serve, le buone pratiche agronomiche sono la base, fogliature e cimature fatte nella giusta maniera. Lavorare con cultura perché l’agricoltura è cultura”.
“Un po’ difficile interpretare l’andamento stagionale, che influenzerà sull’andamento della vendemia e sulla qualità delle uve conferite. – aggiunge Franco Passador AD di Vivo Cantine viticoltori del Veneto orientale – Confidiamo si ripristini il buon tempo e che ci permetta di poter introitare le uve prodotte in questa campagna vitivinicola nel migliore dei modi. Dall’analisi dei primi dati forniti dagli agronomi vediamo che le curve di maturazione stanno avendo un andamento normale e quindi ci aspettiamo dei mosti equilibrati sia per quanto riguarda la parte aromatica che quella zuccherina”.