Il 6 giugno, in un’atmosfera festosa, l’Amministrazione comunale di Treviso ha ufficialmente presentato il PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile), un progetto che traccia la strada per la città del futuro, con il primo passo verso la sua attuazione già nel 2024, in vista del completamento entro il 2034.
Durante l’incontro, che si è svolto in un borgo Mazzini chiuso al traffico, sono stati illustrati gli obiettivi principali del PUMS, che includono la riduzione dell’incidentalità e un abbassamento dell’uso dell’auto privata per contenere le emissioni inquinanti. Il sindaco Mario Conte ha sottolineato che l’iniziativa è un progetto ambizioso, ma che già oggi è in atto e va accompagnata da un cambiamento delle abitudini dei cittadini, che devono essere educati alla mobilità sostenibile.
Trasporto pubblico locale
Un nuovo mezzo elettrico della Mom (la compagnia di trasporti pubblici) è stato presentato come parte della flotta rinnovata del Comune, che nei prossimi anni includerà 257 autobus nuovi. È già iniziata la sperimentazione del trasporto pubblico a chiamata, disponibile tramite l’app Mom+ o un numero dedicato, nelle serate di venerdì e sabato, con il servizio attivo dalle 20:30 alle 24 fino al 7 settembre. Questo sistema è previsto per coprire un’area di 15 km².
Il PUMS si propone anche di aumentare del 12% l’utilizzo del trasporto pubblico, con l’implementazione di corsie riservate agli autobus, sistemi di preferenza alle intersezioni e la riqualificazione di piazzale Antistante la Stazione Ferroviaria, con il trasferimento della stazione delle corriere nell’area dell’ex Cuor.
L’obiettivo a lungo termine è raggiungere il sistema MAAS (Mobility as a Service), che offre una mobilità integrata tra trasporto pubblico e mobilità leggera, come biciclette e mezzi pubblici.
Rete ciclabile e ciclopedonale
Il PUMS prevede l’ampliamento della rete ciclabile con l’aggiunta di 50 chilometri di percorsi ciclabili e il raddoppio dei percorsi cicloturistici a quasi 35 chilometri. Sono previsti anche miglioramenti della Ciclopolitana, con nuove velostazioni e la messa in sicurezza dei percorsi esistenti. Alcuni di questi percorsi, come quelli intorno al polo scolastico di Viale Europa, saranno riassetati per migliorare l’accesso ciclabile. Inoltre, sono proseguite le iniziative per incentivare i giovani ad adottare la mobilità lenta, come il concorso “Tutti a scuola a piedi e in bici”, con il coinvolgimento delle scuole di Treviso.
Zone 30, ZTL e pedonalizzazioni
Treviso si sta preparando per sviluppare nuove zone 30 (dove è obbligatorio limitare la velocità a 30 km/h), portandole da 110 chilometri già attivi a una rete ancora più estesa, includendo anche il centro storico. È in programma anche una sperimentazione di ZTL serali in via Roggia (simile a quella di via Manin), e in futuro anche in Borgo Mazzini e Viale Cadorna. L’amministrazione ha anche previsto la creazione di aree di mobilità lenta, dove i pedoni e i ciclisti avranno la priorità, e la graduale pedonalizzazione di alcune zone centrali.
Infrastrutture
Il PUMS include anche la realizzazione di infrastrutture stradali per migliorare la viabilità, come il completamento del quarto e quinto lotto della tangenziale e il Terraglio est. Altri progetti riguardano l’ampliamento del parcheggio Vittoria, il fast park di via Foscolo e il miglioramento delle aree di sosta per i mezzi leggeri. L’obiettivo finale del PUMS è ridurre del 13,6% l’utilizzo dell’auto privata, migliorando anche la sicurezza stradale, con la speranza di introdurre un servizio di car sharing in futuro. In conclusione, Treviso sta intraprendendo un cammino verso una mobilità sostenibile, con azioni che vanno dalla riduzione delle auto private, al miglioramento delle infrastrutture ciclabili, alla promozione di un uso sempre maggiore del trasporto pubblico.
Fonte: La Vita del Popolo