Il 30 novembre è stato avviato il nuovo Centro Trapianti di Cellule Staminali Ematopoietiche e Terapie Cellulari presso l’ospedale Ca’ Foncello di Treviso. Questo centro, unico per le province di Treviso e Belluno, offre ora ai pazienti la possibilità di sottoporsi a trapianti senza dover andare fuori regione. Con una capacità di 30-40 trapianti allogenici l’anno, il reparto, guidato dalla dottoressa Marta Stanzani, rappresenta un punto di riferimento fondamentale per il trattamento di malattie come leucemie, mielomi e linfomi.
«Obiettivo del Centro – le parole del dg Francesco Benazzi – è consentire la gestione a 360° del paziente, dalle complesse procedure di preparazione all’intervento alla fase di trapianto e relativo follow-up, che molto spesso comporta visite a cadenza settimanale: si tratta di persone residenti nel territorio dell’Ulss 2 e in provincia di Belluno, finora seguite a Treviso come “hub” nelle prime fasi della malattia e successivamente indirizzate al TMO allogenico in altre sedi. Solo nel 2022 si sono dovuti recare fuori regione 25 pazienti, di cui 16 in Friuli: d’ora in poi queste persone avranno la possibilità di essere seguite in toto a Treviso. Nell’anno in corso l’Unità Clinica del Centro Trapianti ha già effettuato 40 trapianti autologhi e circa 15 pazienti sono stati inviati in altre regioni per il trapianto allogenico. Il Centro ha già in carico oltre 30 persone trapiantate da donatore in altra sede ed è già stata definita una lista di candidati al trapianto per il primo trimestre del prossimo anno. Ringrazio il dottor Gherlinzoni e la dottoressa Stanzani – conclude – per l’impegno in questo importante progetto e il prof Rondelli per essere vicino alla nostra azienda: la sua conoscenza e la sua cultura sono e saranno un supporto importante per i nostri operatori e pazienti».
La dottoressa Stanzani aggiunge: «Il Programma Trapianti è Centro Hub di riferimento per le Province di Treviso e di Belluno ed è l’unico Centro autorizzato dalle autorità competenti all’attività di trapianto da donatore. Ciò garantirà un percorso completo per tutti i pazienti affetti da patologie ematologiche, come leucemie, mielomi e linfomi».
“Il Programma Trapianti è composto da quattro Unità – precisa il dottor Gherlinzoni -, Clinica, Raccolta Midollo Osseo, Raccolta cellule staminali da sangue periferico (Aferesi) e Processazione Cellulare. Ciò richiede la stretta collaborazione tra l’Ematologia e la Medicina Trasfusionale, diretta dalla dottoressa Arianna Veronesi. Siamo pronti per avviare un Centro che gestirà un numero di trapianti superiore ai 30 all’anno».
«La nascita di un nuovo Centro Trapianti – conclude il professor Rondelli – porta tutto l’ospedale a un livello assistenziale molto elevato e, grazie alla collaborazione stipulata con le Unità operative coinvolte, siamo convinti di poter assicurare ai nostri pazienti un altissimo livello professionale. Il mio compito sarà collaborare con il direttore e tutto lo staff del Centro per sostenere lo sviluppo e la crescita della nuova Unità di trapianto di midollo osseo (TMO) trevigiana, condividendo le procedure in essere negli Stati Uniti, coordinando un piano di training per i medici, gli infermieri e i biologi maggiormente coinvolti nel trapianto e sviluppando, inoltre, un percorso di formazione attraverso un programma di educazione continua che, in parte, potrà essere eseguito a Chicago. Ringrazio l’Ulss 2 – continua – per la passione professionale e umana dimostrata nei confronti dei pazienti, impegnandosi per garantire loro le migliori cure possibili nel rispetto del loro contesto familiare ed economico, cosa che, purtroppo, non è sempre possibile».
Fonte: Treviso Today