Treviso, Festival Robe da Mati, “Follia, singolare femminile”

L’ottava edizione di Robe da Mati, il festival che dal 2017 esplora la salute mentale attraverso la cultura e l’arte, promette di essere un appuntamento imperdibile con il tema di quest’anno: “Follia, singolare femminile”. Un intero mese dedicato alla riflessione sulla follia, vista da una prospettiva nuova, con un focus particolare sugli stereotipi di genere e sulla salute mentale, con eventi che spaziano dal teatro all’arte visiva, da talk su imprenditoria femminile a mostre di Outsider-Art.

Il festival, organizzato dalla cooperativa Sol.Co., raggiunge quest’anno il traguardo dell’ottava edizione. Con un programma ricco di appuntamenti, Robe da Mati conferma il suo ruolo di vetrina culturale e sociale, contribuendo a combattere lo stigma legato alla salute mentale e promuovendo l’empowerment femminile. Igor De Polo, direttore artistico della rassegna, ha sottolineato l’importanza di affrontare il tema della follia in modo positivo, spogliandolo da preconcetti di genere.

Il festival

L’edizione 2024 avrà inizio il 31 maggio con il cabaret “Pagliacce Cabaret” che vedrà sul palco sei donne clown, un omaggio al linguaggio del clowning, ma in una chiave femminile. Seguirà, il 7 giugno, la pièce “Né serva né padrona”, una riflessione sulla rivoluzione delle donne nel teatro della commedia dell’arte, con la performance di Claudia Contin Arlecchino. Nel corso di giugno, il programma proseguirà con eventi a tema economico e sociale, come il talk “Le follie dell’imprenditrice” (25 giugno), dove due imprenditrici locali condivideranno le loro esperienze. La cultura letteraria avrà spazio con Valentina Furlanetto, che presenterà il suo libro “Cento giorni che non torno”, una narrazione che esplora il dolore e la libertà legati alla malattia mentale.

Il Premio Robe da Mati, poi, celebrerà le iniziative “folli” che hanno il potere di migliorare il mondo, mentre la mostra di Outsider-Art, dal 9 al 30 giugno al Museo Bailo, esporrà opere di artisti come Darko, Albert Bomarziano, Mr. Heart e Anna Pietrobon. Il tema di quest’anno, “I mostri che abbiamo dentro”, invita alla riflessione sulla creatività e sulla dimensione interiore dell’individuo. Prima dell’inizio ufficiale, il 10 maggio, il festival proporrà un’anteprima speciale con l’evento “È quasi robe da mati”, che si terrà presso la sede di Sol.Co. con street food, giochi da tavolo, e un concerto di Erica Boschiero e Sergio Marchesini

Il festival prenderà il via il 31 maggio e si concluderà il 30 giugno, coinvolgendo i principali luoghi culturali di Treviso, come il Museo Santa Caterina, il Museo Bailo, e Palazzo Giacomelli, offrendo uno spazio di riflessione sulla salute mentale, l’imprenditoria femminile e le espressioni artistiche. Un evento che si conferma come un’importante occasione di crescita culturale e sociale, per riflettere, divertirsi e aprire nuove prospettive

I commenti

Mario Conte, sindaco di Treviso, dichiara: «Robe da Mati è un festival straordinario, che nasce dall’esperienza di una realtà, Sol.Co. che dà dignità e opportunità a centinaia di persone. Anche quest’anno la manifestazione avrà un cartellone di altissimo valore culturale sul tema della salute mentale, della follia con una connotazione positiva e dell’arte con un occhio di riguardo verso le pari opportunità. Ringrazio Luciana Cremonese e Igor De Polo per aver creato, con lo staff di Robe Da Mati, un’occasione per riflettere, condividere, divertire».

«Ringraziamo il Comune di Treviso perché in questi anni non ha mai smesso di credere e sostenere il festival e il nostro desiderio di parlare non di malattia, ma bensì di salute mentale e di farlo in maniera innovativa – continua Luciana Cremonese, Presidente di Sol.Co -. Ogni giorno ci interfacciamo con persone in situazioni di svantaggio, non solo con disturbi psichiatrici ma anche colpite da disagio sociale e crediamo che il punto di partenza sia eliminare qualsiasi etichetta, credere nelle potenzialità e sviluppare nuovi talenti per aprire nuove opportunità. Robe da Mati è la vetrina culturale della nostra attività quotidiana e quest’anno, con il tema scelto ‘Follia, singolare femminile’, intendiamo abbattere anche gli stereotipi di genere partendo dall’esempio della nostra realtà in cui il 60% delle presenze nel cda è femminile, così come il 77% dei revisori».

«Il programma di questa edizione si conferma di altissimo livello e in grado di proporre punti di vista inediti sull’arte. Le pièce che andranno in scena incarnano a pieno titolo il sottotitolo di quest’anno di Robe da Mati spogliando il teatro comico e la commedia dell’arte da qualsiasi esclusiva maschile. Approfondiremo anche il punto di vista di due imprenditrici che ci racconteranno come, in maniera diversa, hanno affrontato il ricambio generazionale. E poi ancora accenderemo i riflettori sulle imperdibili opere di Outsider-Art al Museo Bailo. Il programma è fitto di appuntamenti da non perdere e per chi volesse avere un’anteprima della rassegna l’invito è di partecipare alla preview ‘E’ quasi robe da mati’ prevista per il prossimo 10 maggio» conclude Igor De Polo, direttore artistico di Robe da Mati.

Il programma

  • 10 maggio 2024: “E’ quasi robe da mati” – Sol.Co. dalle ore 19 open day con visite guidate, cibo, musica e giochi.
  • 31 maggio 2024: “Pagliacce Cabaret” – Auditorium Santa Caterina del network Le Pagliacce.
  • 9 giugno 2024: “I mostri che abbiamo dentro” – Museo Bailo vernissage mostra di Outsider Art.
  • Dal 9 giugno al 30 giugno 2024: “I mostri che abbiamo dentro” – Museo Bailo, mostra di Outsider Art di Anna Pietrobon, Darko, Albert Bomarziano e Mr. Heart.
  • 25 giugno 2024: “Le follie dell’imprenditrice” – Palazzo Giacomelli con Alessandro Garofalo, Elisa Menuzzo e Giorgia Giacchetto

Fonte: Treviso Today

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