Dal 3 al 30 giugno, l’Istituto Italiano di Cultura di Varsavia accoglierà la mostra “Storie italiane. Come gli illustratori raccontano la narrativa”, curata da Melania Gazzotti e realizzata in collaborazione con l’Associazione “Giuseppe e Gina Flangini”.
Bruno Munari, celebre maestro della grafica editoriale, sosteneva che la copertina fosse un vero e proprio manifesto visivo, capace di trasmettere il contenuto e suscitare curiosità.
La copertina di un libro rappresenta, infatti, uno degli strumenti più potenti per catturare l’attenzione dei lettori e incentivarne l’acquisto. La storia dell’editoria italiana è costellata di esempi di case editrici che hanno scelto di affidarsi a illustratori per creare copertine d’impatto. Questa tendenza, già presente nel secolo scorso, ha conosciuto un rinnovato interesse negli anni Duemila, con diversi editori che hanno deciso di ridisegnare intere collane attraverso il lavoro di artisti del settore.
L’obiettivo della mostra è quello di evidenziare come la letteratura italiana si sia spesso avvalsa dell’interpretazione visiva degli illustratori, sia per le opere di autori affermati che per quelle di giovani emergenti.
Tra i protagonisti dell’esposizione figurano Manuele Fior, Beppe Giacobbe, Andrea Serio, Mario Sughi ed Elisa Talentino, illustratori di spicco degli ultimi anni. Le loro opere si distinguono per l’uso di tecniche variegate, dall’acquerello alla pittura digitale, e per uno stile ormai riconoscibile, capace di conferire alle copertine un’identità visiva unica e immediatamente identificabile.
Fonte: Aise