Musei italiani: i risultati dell’app e del sito

Mercoledì 3 luglio, a Roma, al Ministero della Cultura, si è tenuta la presentazione di “Musei italiani”, l’app ufficiale del Sistema Museale Nazionale, collegata alla relativa piattaforma che permette di informarsi, esplorare e acquistare in sicurezza i biglietti d’ingresso per i luoghi della cultura statali in tutto il territorio nazionale.

L’occasione ha avuto lo scopo di promuovere la conoscenza e l’utilizzo dell’applicazione a un anno dal suo rilascio, oltre a fare il punto sui risultati raggiunti e le prospettive future.

Sono stati presentati anche i dati relativi agli ingressi nei musei e parchi archeologici nazionali, per i quali l’anno 2023 ha segnato un record di visitatori e incassi, non solo per la conferma dell’andamento positivo già registrato nel 2022, ma anche per il superamento dei numeri di epoca prepandemica.

Durante la presentazione sono intervenuti il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e il direttore generale Musei, Massimo Osanna.

L’app e la piattaforma Musei italiani

L’app Musei Italiani è stata promossa dal Ministero della Cultura e sviluppata dalla Direzione generale Musei grazie ai fondi del PNRR dedicati al miglioramento dell’accessibilità fisica, cognitiva e senso-percettiva del patrimonio culturale nazionale, nell’ambito del “Progetto Ad Arte, piattaforma nazionale dei servizi per l’accessibilità nei luoghi della cultura”.

Essa, rilanciata un anno fa insieme alla piattaforma web collegata, è riconoscibile grazie al logo “Musei italiani” e allo sfondo blu che richiama il colore istituzionale del Ministero della Cultura ed è disponibile gratuitamente nei principali store.

Nel corso dei mesi, il sistema si è arricchito di un numero sempre maggiore di musei. In app e piattaforma ad oggi sono presenti oltre 400 istituti statali, con percorsi di conoscenza e scoperta del patrimonio culturale della Nazione, il vantaggio di informazioni sempre aggiornate e ufficiali e la possibilità di acquisto online dei biglietti di ingresso.

Per la gestione della biglietteria, 130 di questi oltre 400 usufruiscono già oggi del sistema di gestione diretta offerto dalla piattaforma, completo ed efficiente, progettato per integrarsi con eventuali sistemi di cassa fisica o totem digitali sul posto e privo di costi di intermediazione: un’innovazione importante, se consideriamo che la gran parte di questi non aveva mai avuto la possibilità di gestire – e quindi di istituire – un biglietto di ingresso, oppure non aveva alcuna forma di e-ticketing o di pagamento elettronico sul posto. Il carattere vantaggioso di questa formula ha attratto anche grandi realtà come il Museo Nazionale Romano, le Terme di Caracalla o il Museo di Capodimonte. Ad oggi i musei che usano questa modalità di gestione diretta in piattaforma hanno venduto oltre 3 milioni di biglietti, con un incasso superiore agli 11 milioni di euro: numeri rilevanti, sia perché in linea con gli obiettivi di trasformazione digitale del Paese, sia perché l’assenza di costi di intermediazione costituisce un vantaggio economico per l’Amministrazione e i visitatori.

L’app è quindi uno strumento univoco e sicuro per guidare il visitatore all’acquisto del biglietto, o direttamente nella piattaforma di e-ticketing Musei italiani o reindirizzandolo negli altri canali ufficiali di vendita specifici, eventualmente previsti dai singoli Musei.

Per il direttore generale Osanna, “l’app Musei italiani, che costituisce uno dei primi risultati concreti del PNRR, segna un grande traguardo per il Sistema museale nazionale, che si è in questo modo dotato di un’interfaccia ufficiale, intuitiva e completa, pensata per rendere il nostro patrimonio culturale sempre più accessibile. Già dai primi mesi di attività, Musei italiani si è affermata come punto di riferimento per tutti i cittadini e i visitatori interessati a scorire i luoghi della cultura italiani. L’innovativo sistema di e-ticketing ha inoltre consentito di superare gli annosi ostacoli amministrativi, economici e logistici che i siti meno noti o di più piccole dimensioni – ma anche alcune realtà maggiori – incontravano nell’organizzare un proprio sistema di bigliettazione completo, nell’ottica di uno sviluppo complessivo ed equo dell’intera rete museale del nostro Paese. L’app infine, è da intendersi come uno strumento in divenire ed entrerà a breve in una nuova fase, accogliendo, oltre ai musei di competenza del MiC, anche i luoghi della cultura non statali, realizzando a pieno gli obiettivi del Sistema museale nazionale. Sono inoltre in fase di implementazione nuove funzionalità, presto disponibili, come gli itinerari consigliati o le audioguide e le videoguide che potranno accompagnare i visitatori specialmente in chiave di accessibilità e inclusione”.

L’app rientra in un più ambizioso progetto di riorganizzazione dell’ecosistema digitale dei Musei italiani attraverso il quale la Direzione generale Musei ha realizzato una serie di strumenti integrati, destinati sia al pubblico che ai musei coinvolti:

  • l’app, dedicata in particolare al pubblico dei musei, che mette in rete i luoghi della cultura, fornendo informazioni utili alla visita e permettendo l’acquisto dei biglietti d’ingresso. Oltre ad una breve presentazione dei singoli siti, è possibile scoprire le varie destinazioni organizzate secondo criteri tematici e topografici, nonché aggiornarsi sugli eventi e le mostre in corso. Inoltre, nell’ottica di garantire la massima accessibilità, grazie a un semplice sistema di filtri, è possibile cercare i servizi più idonei per ogni visitatore, sia in termini logistici, che di accessibilità;
  • il sito, interfaccia web dell’app, con informazioni sull’offerta culturale e la possibilità di acquistare online il biglietto, nonché strumento di rete attraverso cui i musei, mediante il riconoscimento di standard comuni di qualità, si accreditano al Sistema museale nazionale;
  • il portale di backoffice, strumento per supportare i musei nella gestione dell’e-ticketing, dei contenuti e dei servizi;
  • il logo, composto dalla treccia tricolore su fondo blu MiC e rappresentante la rete, ovvero un sistema di connessioni e interconnessioni che convergono verso un centro comune; 
  • i canali social museitaliani, ovvero gli account con cui Musei italiani comunica e mantiene il contatto con i visitatori.

Il progetto Musei italiani si inserisce nell’ambito delle attività di attuazione del Sistema museale nazionale, la rete con l’obiettivo di creare una governance integrata del patrimonio improntata alla sostenibilità, all’innovazione e alla partecipazione, che coinvolga, oltre ai musei e i luoghi della cultura dello Stato, anche le strutture di proprietà regionale, comunale, i musei diocesani, nonché quelli privati, universitari o militari.

I numeri dei Musei Italiani nel 2023

In occasione della presentazione, sono state pubblicate le tavole complete e ufficiali relative agli ingressi nei musei e parchi archeologici nazionali per il 2023.

Si è evidenziato, in particolare, un ricordo nel numero assoluto di visitatori: nel 2023 il visitatori sono stati ben 57.730.502. Rispetto al 2022, si è verificato un aumento di 10,7 milioni di visitatori (quasi il 23%). Confrontando i dati con quelli del 2018, in cui si era registrato il picco dell’epoca prepandemica con 55,3 milioni di visitatori, vi è stata una variazione positiva di 2,4 milioni di visitatori, pari a un incremento percentuale di oltre il 4%.

Il 2023 rappresenta un record anche per gli incassi che raggiungono la cifra 313,9 milioni di euro, con un incremento di quasi il 34% rispetto al 2022 (+79,3 milioni di euro). Il dato appare ancora più significativo se paragonato al periodo prepandemico e in particolare al 2019, picco massimo della serie storica per gli incassi, con un incremento di quasi il 30% (+71,5 milioni di euro).

Il Parco archeologico del Colosseo si conferma il luogo più visitato, seguito dal Pantheon (a pagamento da luglio 2023), dalle Gallerie degli Uffizi e dal Parco archeologico di Pompei. Tra gli incrementi più rilevanti, è da segnalare quello della Galleria dell’Accademia e dei Musei del Bargello di Firenze, i due musei fiorentini che, con la riorganizzazione ministeriale in corso si appresentano a formare un unico istituto autonomo e che, in termini di visitatori, hanno registrato un incremento di oltre il 40% ciascuno.

Oltre ai musei autonomi, in tutto il territorio nazionale si registrano variazioni positive in termini di ingressi anche fra i musei afferenti alle Direzioni regionali Musei (ora Direzioni regionali Musei nazionali). Fra questi, il Museo nazionale di Castel Sant’Angelo, il Cenacolo Vinciano, il Museo archeologico di Venezia e Castel Sant’Elmo a Napoli.

Lo stesso trend positivo è confermato anche nel confronto con il periodo prepandemico (2019).

Un caso particolare è costituito del Pantheon che, a partire dal mese di luglio 2023 ha introdotto un biglietto d’ingresso a pagamento, che ha portato a un incasso di € 6.024.401.

I dati presentati sono stati raccolti ed elaborati dall’Ufficio di statistica della Direzione generale Bilancio del MiC, in collaborazione con la Direzione generale Musei.

“Gli incrementi rilevati nel 2023 rispetto non solo all’anno precedente, già positivo, ma anche ai record di presenze registrate di epoca prepandemica”, ha osservato Osanna, “dimostrano che il nostro Paese vanta un Sistema museale nazionale in salute, in crescita e in grado di attrarre i pubblici, con un’offerta culturale ricca, inclusiva e sempre più accessibile. Questi risultati si devono a tutti i direttori e al personale dei siti che in sinergia con la Direzione generale Musei, lavorano incessantemente, in ottica di rete e in accordo con le comunità territoriali, per conservare e valorizzare il patrimonio culturale dei nostri musei”.

Fonte: AISE

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