Treviso, a scuola nel Parco della Storga

Nel cuore di Treviso, il parco della Storga si trasforma in una vasta aula all’aperto grazie alla cooperativa sociale onlus Comunica. Da oltre due decenni, questa organizzazione si dedica all’educazione ambientale, offrendo a bambini e adulti la possibilità di apprendere i valori della sostenibilità attraverso esperienze dirette nella natura.

Dal 2002, Comunica propone servizi educativi nel territorio di Treviso e provincia, mirati a sensibilizzare sulle tematiche ambientali. «Siamo convinti che la natura può educarci a riscoprire un modo di vivere più sostenibile» afferma Matteo Marconi, presidente della cooperativa. «L’ambiente che ci circonda ci trasmette valori necessari per vivere bene. Primo fra tutti il rapporto con lo scorrere del tempo che è fatto di attese e non è quello del tutto subito che caratterizza la società moderna, dove l’attesa è considerata solo una grande scocciatura. Oggi i cambiamenti climatici, l’aumento della popolazione mondiale, l’inquinamento rendono impellente la necessità di educare le persone a gestire i propri comportamenti in rapporto agli ecosistemi per vivere in modo sostenibile per l’ambiente, cioè senza alterare del tutto gli equilibri naturali.»

Il progetto “La Storga – Polo innovativo permanente di cultura e formazione in ambiente” si svolge presso l’omonimo parco urbano, un’area di risorgiva di 67 ettari situata tra Treviso e Carbonera. Il parco è il risultato del recupero dell’ex colonia ergoterapica dell’ospedale psichiatrico Sant’Artemio e si distingue per la sua biodiversità, fungendo da importante polmone verde per la città. Marco Fintina, educatore professionale e guida ambientale, spiega che il parco ha una storia complessa, legata strettamente a ricordi di malattie, dolori e privazioni forzate ma oggi rappresenta un’opportunità per l’educazione ambientale.

Le attività organizzate nel parco mirano a insegnare ai partecipanti, specialmente ai bambini, il valore dell’equilibrio naturale e le relazioni tra gli esseri viventi. Fintina osserva che la natura pratica il modello di economia circolare e collaborazione che l’uomo sta ancora scoprendo. «L’educazione ambientale aiuta a comprendere e apprezzare questi modelli naturali» aggiunge.

Il progetto include anche campi estivi che promuovono l’autonomia e la fiducia attraverso il “Risky Play,” una metodologia che incoraggia i bambini a sviluppare abilità motorie e di orientamento,  come salire una scala a pioli, andare velocemente in bicicletta, utilizzare coltelli, correre su un terreno accidentato, tuffarsi in acqua, per affrontare i rischi della vita quotidiana. Marconi sottolinea che tali attività sono fondamentali per contrastare l’iperprotezione e favorire lo sviluppo di competenze pratiche nei ragazzi.

Comunica porta avanti da alcuni anni il progetto “La Storga – Polo innovativo permanente di cultura e formazione in ambiente” avviato presso l’omonimo parco della città di Treviso. Un bosco urbano che costituisce un patrimonio inestimabile, sia da un punto di vista ambientale sia sociale.

Fonte: Vita.it 

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